Quali sono le novità del 2025 sul credito d’imposta per la ZES Unica per il Mezzogiorno?
Le novità interessanti che riguardano la ZES unica 2025, per chi è interessato ad effettuare investimenti aziendali, sono diventate ufficiali con la pubblicazione in gazzetta ufficiale della legge n. 207/2024 recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027”.
Difatti i commi dal 485 al 491 dell’articolo 1 dispongono alcune modifiche alle norme esistenti, precisamente all’art. 16 – Credito d’imposta per investimenti nella ZES Unica, del decreto legge nr 124/2023, successivamente modificato e convertito nella legge nr 162/2023.
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Le domande più frequenti
I quesiti che gli interessati alla ZES unica 2025 stanno ponendo per verificarne l’effettivo funzionamento, sono:
- Quali investimenti rientrano nella ZES Unica?
- Chi può accedere alla ZES Unica?
- Quali sono i vantaggi della zona ZES?
- Quali sono i territori della ZES Unica?
- Quando scade il credito d'imposta mezzogiorno?
ZES unica 2025 per il Mezzogiorno
La novità principale introdotta con la legge di Bilancio 2025 consiste nella proroga del bonus ZES unica Mezzogiorno, rispetto alla scadenza precedentemente prevista del 15/11/2024. Difatti sono stati ricompresi gli investimenti che verranno effettuati dal 01 Gennaio e fino al 15 Novembre del 2025.
Per questo è stata prevista un’ulteriore copertura finanziaria di 2,2 miliardi di euro, in aggiunta a quella stabilita per il 2024 che era di 1,8 miliardi di euro.
La ZES unica per il Mezzogiorno, istituita dal 01/01/24 con i provvedimenti di legge sopracitati, ha definito il meccanismo del credito d’imposta per favorire gli investimenti di iniziative di impresa, nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna. La ZES Unica ha sostituito in questo le precedenti Zone economiche speciali frammentate in 8 diverse strutture amministrative.
Come prevede l'incentivazione
Gli investimenti rientranti nell’agevolazione riguardano strutture produttive sia di nuovo impianto che già esistenti, che si dotano di beni strumentali nuovi come macchinari, impianti e attrezzature varie, sia tramite l’acquisto sia con contratti di locazione finanziaria.
L’agevolazione comprende anche gli acquisti, compreso l’ampliamento, di terreni e immobili strumentali agli investimenti di cui sopra, il cui importo però non deve superare la soglia massima del 50% del valore complessivo dell’investimento.
La misura riguarda esclusivamente gli investimenti di importo superiore a 200.000 euro e fino al massimo di 100 milioni.
Il credito d’imposta spettante, calcolato in percentuale sull’importo dell’investimento, varia in base alla regione e in base alle dimensioni dell’impresa:
- 40% in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.
- 30% in Basilicata, Molise e Sardegna.
- 50% per Taranto in Puglia e Sulcis in Sardegna
Queste percentuali aumentano di 10 punti per le medie imprese e di 20 punti per le piccole imprese.
È importante evidenziare che, grazie ai rifinanziamenti disposti dall’esecutivo, è stato coperto il 100% degli importi richiesti per gli investimenti ammessi al beneficio nel 2024.
Gli operatori economici, per fruire del credito d’imposta per il 2025, devono inviare all’agenzia delle entrate due comunicazioni:
- la prima, nel periodo compreso tra i prossimi 31/03 e 30/05/2025, sull’ammontare delle spese ammissibili che prevedono di sostenere fino al 15/11/2025
- la seconda, tra il 18/11 ed il 02/12/2025, ad integrazione della precedente, per attestare gli investimenti effettivamente realizzati entro il termine massimo sempre del 15/11/2025.
Altre novità importanti
La proroga per il 2025 del credito d'imposta per i prodotti agricoli e della pesca è invece disposta ai commi 544-546, sempre dell’articolo 1, della Legge di Bilancio 2025.
Tali commi vanno a modificare l'articolo 16-bis del decreto legge nr 124/2023 che ha introdotto, per il 2024, il credito d'imposta per investimenti nella ZES unica per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli, della pesca e dell'acquacoltura.
Infine, i commi 427 lett. h) e 428, riguardano l’altra importante novità e cioè la modifica al comma 18 dell'articolo nr 38 del decreto legge nr 19/2024, successivamente convertito nella legge nr 56/2024.
Tale modifica permette la cumulabilità del credito d'imposta Transizione 5.0 con il credito d'imposta ZES Unica Mezzogiorno e Zona Logistica Semplificata, in precedenza espressamente vietata.
La modifica intervenuta è applicabile a tutti gli investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2024.
In conclusione
Le proroghe disposte dal governo sui termini per poter beneficiare dell’agevolazione sugli investimenti tramite il credito d’imposta costituiscono una novità molto interessante per coloro che intendono realizzare degli investimenti nel 2025.
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