Quali sono le ultime modifiche apportate alla normativa sulle prestazioni occasionali?
Legge di Bilancio 2023
La Legge di Bilancio 2023, con effetto dal 1° gennaio 2023, ha introdotto alcune modifiche alla disciplina delle prestazioni di lavoro occasionali.
Vediamo quindi come funziona adesso questa tipologia di rapporto di lavoro, facendo riferimento solo ad alcune specifiche categorie di utilizzatori, cioè: professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni, fondazioni ed altri enti di natura privata, nonché le amministrazioni pubbliche.
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Le domande più frequenti
La ricerca di informazioni sull’argomento in questione vede porre domande del tipo:
- Come funziona la prestazione di lavoro occasionale?
- Quali prestazioni possono essere occasionali?
- Qual è il limite per le prestazioni occasionali?
- Come funziona la prestazione occasionale senza partita IVA?
È molto importante sottolineare che le categorie di utilizzatori anzidette, nel fare ricorso al contratto di prestazione occasionale, sono tenute a seguire quanto previsto dalla disciplina sugli obblighi informativi gravanti sul datore di lavoro di cui al D.Lgs. 27 giugno 2022, n. 104.
Limiti al compenso annuo
Il contratto di prestazione occasionale non appartiene alle categorie del lavoro subordinato ed è utilizzabile per acquisire, con modalità semplificate, prestazioni di lavoro occasionali o saltuarie, di ridotta entità.
Difatti la norma stabilisce dei precisi limiti al compenso annuo, anche se sono stati elevati rispetto ai valori precedenti. Tali limiti adesso sono:
- 10.000,00 euro per utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori
- 5.000,00 euro per prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori
- 2.500,00 euro per le prestazioni complessivamente rese da un prestatore in favore del medesimo utilizzatore
Tali importi sono riferiti ai compensi percepiti dal prestatore, ossia al netto di contributi, premi assicurativi e costi di gestione.
Altri diritti del prestatore
Il prestatore ha diritto all'assicurazione per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti, con iscrizione alla Gestione Separata e all'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Il compenso giornaliero del prestatore non può essere inferiore a 36 euro, pari al corrispettivo di quattro ore lavorative. Il compenso orario è liberamente fissato dalle parti, ma non può mai essere inferiore a 9 euro l’ora.
Al compenso spettante al prestatore si applicano alcuni oneri a carico dell’utilizzatore: la contribuzione alla Gestione Separata, nella misura del 33% e l’assicurazione INAIL, nella misura del 3,5%.
Sui versamenti complessivi effettuati dall’utilizzatore è trattenuto dall’INPS l’onere di gestione nella misura dell’1%.
Come funziona
Per poter accedere alle prestazioni occasionali, gli utilizzatori devono preventivamente registrarsi sulla piattaforma delle prestazioni occasionali e alimentare il proprio portafoglio elettronico virtuale.
Successivamente devono procedere all’invio della comunicazione relativa alla prestazione lavorativa tramite la piattaforma delle prestazioni occasionali dell’INPS.
Per attivare il contratto di prestazioni accessorie e le relative tutele, l’utilizzatore almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione deve comunicare, tramite il servizio online dedicato:
- i dati identificativi del prestatore
- il compenso pattuito
- il luogo di svolgimento della prestazione
- la durata
- la tipologia
- il settore dell’attività lavorativa
- altre informazioni per la gestione del rapporto.
Prestazioni di lavoro occasionali: i nuovi limiti
In conclusione
Le modifiche significative apportate alla norma che regola le prestazioni occasionali riguardano in particolare l’innalzamento dell’importo dei limiti di compenso che gli utilizzatori e i prestatori devono rispettare.
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