
A partire dal 1° gennaio 2025, tutti i distacchi di personale saranno soggetti all'IVA
La novità sostanziale intervenuta nelle modalità di gestione del contratto per distacchi di personale consiste nel fatto che il distaccante, dal 01 gennaio 2025, dovrà sempre calcolare l’IVA sull’importo delle prestazioni, a prescindere dall’importo del corrispettivo, sia esso pari, superiore o inferiore ai costi sostenuti.
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Le domande più frequenti
I quesiti che gli interessati ai distacchi di personale pongono la maggior parte delle volte sono di questo tipo, almeno in fase iniziale e generale:
- Come si fattura il distacco del personale?
- Come funziona il distacco di un dipendente?
- Chi paga il personale in distacco?
- Quali sono i requisiti del distacco?
Che cos’è il distacco del lavoratore
Nonostante la disciplina generale giuslavoristica stabilisca che il lavoratore subordinato opera esclusivamente nell’interesse e sotto la direzione del proprio datore di lavoro (art. 2104 c.c.), per cui, di norma, non si può assumere e retribuire un lavoratore per metterlo a disposizione di un altro soggetto, in realtà il D.Lgs 276/2003, configura questa possibilità.
Difatti l’art. 30 sancisce che il distacco del lavoratore si configura quando un datore di lavoro (distaccante), per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di un altro soggetto (distaccatario), per l’esecuzione di una determinata attività lavorativa.
Dalla sua entrata in vigore, la pratica dei distacchi di personale è stata utilizzata dalle aziende in maniera sempre maggiore, perché si è dimostrata in grado di soddisfare molteplici esigenze, come ad esempio:
- creare sinergie,
- acquisire, trasmettere e condividere know-how,
- realizzare progetti comuni o condivisi.
Errori e sanzioni
Nell’utilizzo dell’istituto del distacco di personale, spesso accade che l’imprenditore commetta degli errori che lo espongono a conseguenze negative e sanzioni anche pesanti.
A questo scopo è bene prendere nota della modifica intervenuta a partire dal 01/01/2025 in forza dell’art. 16-ter del D.L. n. 131/2024 (decreto “Salva-infrazioni”), introdotto, in sede di conversione, dalla L. n. 166/2024.
Il DL suddetto di fatto ha abrogato il precedente dell’art. 8, comma 35, della Legge 67/1988 che prevedeva che non fossero da intendere rilevanti ai fini dell’IVA i distacchi di personale a fronte dei quali è versato solo il rimborso del relativo costo.
Purtroppo, tale disposizione si poneva in contrasto con l’orientamento della Corte di giustizia dell’Unione Europea, secondo cui l’onerosità della prestazione prescinde dall’importo del corrispettivo e, quindi, dalla circostanza che quest’ultimo sia pari, superiore o inferiore ai costi sostenuti per fornire la propria prestazione.
L’entrata in vigore di questa modifica disciplinare comporterà conseguenze di non poco conto per gli addebiti relativi ai distacchi tra società, le quali dovranno valutare attentamente l’impatto rispetto alle specifiche esigenze.
Ad esempio, bisognerà approfondire anche gli effetti collaterali di questa abrogazione rispetto a fattispecie contrattuali diverse, ma tutto sommato simili, come ad esempio le prestazioni di somministrazione di lavoro.
In conclusione
Dal 01/01/2025 le prestazioni relative ai distacchi di personale dovranno essere sempre assoggettate ad IVA, perché le disposizioni precedenti sono state abrogate.
Le imprese dovranno adeguarsi e valutare l’impatto che tale variazione comporta per le loro specifiche esigenze, anche allo scopo di evitare errori e conseguenti sanzioni.
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