Chi è il titolare effettivo d’impresa e a cosa serve?
Le regole che disciplinano il titolare effettivo d’impresa risalgono al decreto legislativo nr 231 del 21/11/2007, entrato in vigore il successivo 29/12. Il decreto fu emanato in recepimento della Direttive 2005/60 della Comunità Europea in tema di Antiriciclaggio e di Finanziamento del terrorismo.
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Le domande più frequenti
I quesiti a cui le persone desiderano avere una risposta posti nella maggior parte dei casi, sono:
- Chi è il titolare effettivo di un'impresa?
- Chi deve dichiarare il titolare effettivo?
- Come capire chi è il titolare effettivo?
- Chi è obbligato alla comunicazione del titolare effettivo?
Il titolare effettivo
Il Titolare Effettivo d’impresa è la persona, o le persone, che in ultima istanza, possiede, controlla o è il beneficiario di un entità giuridica.
Ai sensi dell’art. 1 del Decreto 231, il titolare effettivo è “la persona fisica o le persone fisiche, diverse dal cliente, nell’interesse della quale o delle quali, in ultima istanza, il rapporto continuativo è instaurato, la prestazione professionale è resa o l’operazione è eseguita”.
Ciò significa che si tratta sempre una persona fisica (o più persone, nel caso di società) per conto della quale si richiede la realizzazione di un’operazione o attività.
Registro dei Titolari Effettivi
Tutte le imprese dotate di personalità giuridica sono obbligate ad inviare al Registro delle Imprese la comunicazione relativa ai propri Titolari Effettivi affinché questi soggetti vengano inseriti nell’apposito Registro dei Titolari Effettivi, con le modalità stabilita dall’articolo 21 del decreto sopracitato, pena sanzioni previste per l’omessa comunicazione all’articolo 2630 del codice civile.
Per le costituzioni di nuove società e nel caso di variazione dei dati di società già esistenti, la comunicazione va fatta entro i trenta giorni successivi.
Restano escluse dall’obbligo di comunicazione quelle che non hanno personalità giuridica, come le società:
- Semplici S. s.
- In nome Collettivo S.n.c.
- In accomandita semplice S.a.s.
Antiriciclaggio
Come accennato, la costituzione del Registro dei Titolari effettivi, rientra nelle iniziative di tipo:
- AML Anti Money Laundering - Anti riciclaggio
- CTF Counter Terrorist Financing - Contrasto al finanziamento del terrorismo
Per questo motivo il Registro deve essere utilizzato dai diversi soggetti che sono obbligatoriamente coinvolti nelle attività suddette, come il Ministero Economia e Finanza MEF, le autorità di vigilanza di settore, Unità di Informazione Finanziaria, Direzione Investigativa Antimafia e le Banche.
Adeguata verifica
Per gli enti che hanno in carico la verifica dei Titolari Effettivi, in particolare le Banche con cui le società hanno necessariamente dei rapporti, non è sufficiente la mera consultazione del registro per considerare assolto l’obbligo posto a loro carico, ma sono tenute ad effettuare una Adeguata Verifica.
Difatti, nella procedura di identificazione, devono procedere secondo il principio della proporzionalità del rischio, mettendo in atto azioni ulteriori per verificare la correttezza di quanto dichiarato dal soggetto e riportato nel Registro dei Titolari Effettivi.
Inoltre, se dai controlli eseguiti dovessero emergere difformità, le Banche sono obbligate a darne segnalazione agli organi competenti.
In conclusione
Le società dotate di personalità giuridica sono tenute ad inviare, con le modalità previste, la comunicazione dei dati del Titolare Effettivo d’Impresa, per l’iscrizione nell’apposito Registro, tenuto dalle Camere di Commercio.
Sono previste sanzioni pecuniarie per la mancata, tardiva o errata comunicazione e la situazione può emergere durante la Adeguata Verifica che le Banche devono obbligatoriamente effettuare.
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