Come attribuire al consulente la responsabilità dei suoi errori?
La colpa è sempre del commercialista
Il rapporto di collaborazione con il proprio consulente è quasi sempre di lunga durata, per questo è quasi impossibile che, in un rapporto di questo tipo, non ci sia almeno un momento in cui si senta il bisogno di valutare quali sono le colpe del commercialista, per il mancato raggiungimento di un determinato obiettivo.
Se stai cercando informazioni su come far pagare al tuo consulente i danni derivanti dai suoi presunti errori, questo articolo non fa per te.
Qui vogliamo semplicemente approfondire un particolare aspetto del rapporto, al fine di migliorare il servizio che ti eroga.
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Le domande più frequenti
Chi è alla ricerca di informazioni sulle colpe del commercialista che non svolge il suo ruolo in maniera adeguata, inizia ponendo domande del tipo:
- Quando è colpa del commercialista?
- Chi paga per gli errori del commercialista?
- Quando il commercialista sbaglia?
- Quali sono i doveri di un commercialista?
Il cliente ha sempre ragione
Anzitutto va ricordato che, in generale, ogni professionista deve sempre ringraziare il cliente che gli riferisce direttamente le proprie lamentele, perché gli offre la possibilità di valutare la situazione e di intraprendere eventuali azioni di miglioramento.
Questo è in fondo il significato del vecchio adagio “il cliente ha sempre ragione”, mentre un altro ci ricorda che: “Se siete soddisfatti ditelo ai vostri amici, se siete insoddisfatti ditelo a noi e vi offriremo la soluzione”.
Detto questo, bisogna anche considerare che alcune critiche non sono sempre giustificate dalla realtà dei fatti. Vediamone una piuttosto frequente.
Il consulente non mi ha informato
Questa critica si manifesta quando l’imprenditore, dopo aver concluso una particolare operazione aziendale, senza aver consultato prima in alcun modo il suo consulente, sente parlare dell’esistenza di una probabile opportunità che forse avrebbe potuto sfruttare.
Esempio pratico: l’imprenditore effettua un investimento aziendale acquistando una nuova attrezzatura e, successivamente, gli giungono voci di taluni contributi a fondo perduto messi a disposizione dalle leggi di iniziativa nazionale o regionale.
In quel momento egli prova la forte sensazione di aver subito una probabile perdita e, di conseguenza, quasi automaticamente, parte l’accusa verso il suo commercialista per non averlo adeguatamente informato.
Ma perché si verificano situazioni di questo tipo e cosa fare per evitarle?
Il dovere del consulente
La cosa più importante che ogni consulente ha il dovere di fare, consiste nell’ascoltare attentamente il suo cliente, quando questi gli sottopone un qualsiasi quesito.
Successivamente il consulente deve agire secondo una delle due seguenti direzioni:
- Nel caso in cui la richiesta sia attinente alle sue specifiche competenze, il consulente potrà offrire i suoi servizi e, di conseguenza, studiare e approfondire al meglio la situazione, per fornire al cliente la prestazione necessaria.
- Nel caso invece che la richiesta esuli dalle sue specifiche competenze, il professionista potrà indirizzare il suo cliente verso quel collega di cui ha un’adeguata conoscenza e stima.
Solo dopo che il professionista avrà agito in una delle direzioni, qualora il cliente non fosse soddisfatto del risultato, avrà tutte le ragioni per esprimere le sue critiche, attribuire le colpe e, nel caso limite, anche cercare di far valere i propri diritti.
Consulente o indovino
Alla luce di questa evidenza appare chiaro che l’operato del consulente inizia inderogabilmente dal momento in cui il cliente lo informa e lo incarica di svolgere il servizio necessario. In mancanza, egli non avrà alcuna possibilità di eseguire nessun tipo di intervento concreto.
Quindi, a meno che il vostro commercialista vi abbia detto chiaramente di essere anche capace di predire il futuro guardando nella sfera di cristallo, potete criticarlo per tutto, tranne che per questo motivo.
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In conclusione
Il compito dei consulenti è quello di offrire ai propri clienti assistenza e servizi utili per aiutarli nello svolgimento della propria iniziativa imprenditoriale.
Il compito degli imprenditori è quello di saper coinvolgere nella propria attività le professionalità adeguate, attraverso una comunicazione chiara e diretta.
Per raggiungere concretamente questi obiettivi, le organizzazioni professionali offrono servizi specifici di analisi, previsione e controllo.
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