Come pagare il compenso all'amministratore della Srl e della Srls
Ottimizzare il carico fiscale
La ricerca di informazioni sul compenso all’amministratore della Srl e della Srls è quasi sempre motivata dall’obiettivo di ottimizzare il carico fiscale collegato al suo pagamento.
Se anche tu sei alla ricerca di questo tipo di informazioni, in questo articolo troverai un quadro della situazione attuale, con ciò che è necessario sapere.
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Le domande più frequenti
Il modo con cui si inizia la richiesta di informazioni sul compenso all’amministratore della Srl è rappresentato da queste domande:
- Come si calcola il compenso di un amministratore SRL?
- Come viene tassato il compenso amministratore?
- Chi determina i compensi amministratori in una SRL?
- Come funziona il compenso amministratore?
Il compenso all’amministratore
Il compenso all’amministratore della Srl e della Srls serve logicamente per remunerare il lavoro svolto da chi adempie alla specifica funzione.
Questo compenso non è dovuto obbligatoriamente in forza di legge, ma è una condizione che viene approvata dall’assemblea dei soci.
Sta di fatto che, considerando il carico di lavoro e la responsabilità che l’incarico comporta, in pratica tutti gli amministratori vengono ricompensati.
Inoltre questo compenso ha una sua caratteristica di specificità per cui non deve essere compresa o confusa con altre forme di lavoro che la persona può svolgere contemporaneamente per la stessa società.
A questo proposito è bene precisare che quest’ultimo caso è comunque escluso per le società con amministratore unico.
Come si corrisponde il compenso
La forma con cui si ricompensa l’amministratore può assumere varie modalità, che sono più o meno convenienti a seconda della situazione.
La società può difatti decidere di remunerare l’amministratore sotto forma di reddito fisso in busta paga. In questo caso fiscalmente il reddito sarà regolato secondo la disciplina del lavoro dipendente. Si tratta per lo più di contratti di collaborazione coordinata e continuativa (CO.CO.CO).
Il compenso altresì può essere regolato, a fronte di un contratto di prestazione di servizio, all’amministratore titolare di partita IVA, quando emette le relative fatture.
Queste possono essere le soluzioni più idonee, nei casi in cui la società abbia una buona capacità di generare utili, perché consentono una discreta ottimizzazione dal punto vista fiscale.
Nel primo caso l’amministratore troverà nella busta paga le trattenute delle imposte IRPEF e dei contributi INPS a suo carico.
Nel secondo caso, se l’incarico di amministratore è svolto in maniera prevalente, potrebbe essere necessaria l’iscrizione alla gestione IVS per il pagamento di contributi previdenziali obbligatori (Invalidità, Vecchiaia, Superstiti).
La partecipazione agli utili
Un altro modo di provvedere alla formazione del compenso dell’amministratore è la partecipazione agli utili della società.
Per quanto riguarda la tassazione questi sono redditi da capitale, quindi subiscono una trattenuta alla fonte del 26%, mentre non prevedono obblighi di contribuzione previdenziale a carico del percettore.
La società invece dovrà valutare il fatto che l’utile aziendale determinatosi, e sul quale verrà calcolato il compenso dell’amministratore, sarà sottoposto alla quota IRES del 24% (Imposta sui Redditi delle Società).
I rimborsi spese
Un aspetto che va valutato con attenzione, nello stabilire il compenso per l’amministratore, riguarda la possibilità di corrispondergli delle somme a titolo di rimborso per le spese sostenute per conto della società, per lo svolgimento del proprio incarico.
Questi rimborsi sono particolarmente convenienti in quanto esenti da oneri fiscali e da contributi previdenziali, sia per la società che per l’amministratore.
Però attenzione: i rimborsi sono possibili per spese di trasferta, costi auto, telefono, attrezzature, vitto e alloggio, a condizione che siano adeguatamente rendicontate con documenti validi.
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In conclusione
Il compenso per l’amministratore della Srl e Srls può essere riconosciuto in modi diversi. La scelta più adeguata può essere presa attraverso una valutazione della specifica situazione.
Il proprio commercialista di fiducia, in questo caso, svolge la sua funzione professionale, contribuendo con la sua esperienza, competenza e metodo.
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