C'era il timore che terminasse nel 2022, invece è stato prorogato fino al 31/12/2023.
La proroga alla scadenza per il credito di imposta investimenti nel mezzogiorno è arrivata.
Nella legge nr 197 del 29/12/22 sul Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023, al comma 265 dell’articolo 1, è stata stabilita la nuova scadenza per il Bonus investimenti al 31/12/2023.
Per la copertura finanziaria delle necessità previste per il 2023 sono stati stanziati 1.467 milioni di euro.
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Le domande più frequenti
Ciò che viene chiesto più spesso sul Credito imposta investimenti nel Mezzogiorno è:
- Quali beni rientrano nel credito d'imposta del Mezzogiorno?
- Quando scade il credito d'imposta Mezzogiorno?
- Come funziona il credito d'imposta Mezzogiorno?
- Come si calcola il credito d'imposta del Mezzogiorno?
Che cos’è Il credito d’ imposta
Il credito d’imposta è una misura agevolativa introdotta dalla legge di stabilità del 2016, al comma 98 e seguenti dell’articolo 1.
Il Credito di imposta è in sostanza un contributo a fondo perduto che, se concesso, le imprese ottengono attraverso la possibilità di utilizzare una parte dell’investimento effettuato per compensare le uscite tributarie,
come IVA e IMU o i contributi previdenziali INPS.
Nello specifico il Credito imposta investimenti nel Mezzogiorno è concesso per agevolare l’acquisto di beni strumentali nuovi da parte delle imprese, sia già esistenti che di nuova costituzione, che hanno sede produttiva al SUD.
I beni possono anche essere acquistati con un contratto di locazione finanziaria (leasing), purché con l’esercizio obbligatorio dell’opzione di acquisto.
Il beneficio che si può ottenere varia a seconda della dimensione dell’impresa richiedente e arriva al massimo del 45% dell’investimento se effettuato da una piccola impresa.
Rispetto alle dimensioni, le imprese sono ritenute:
- piccole, se non superano i 50 dipendenti e i 10 milioni di euro di ricavi annui
- medie, se non superano i 250 dipendenti e i 50 milioni di ricavi annui
- grandi, se vanno oltre
Beni strumentali
Per beni strumentali si intendono i macchinari, gli impianti e le varie attrezzature direttamente destinate al processo produttivo dell’azienda.
Le imprese che vogliono ricevere il contributo devono presentare la richiesta sul sito dell’Agenzia delle Entrate, compilando lo specifico modello di domanda, sia direttamente che tramite un incaricato abilitato,
come può essere il proprio consulente specializzato di fiducia.
L’Agenzia, dopo aver compiuto la fase di istruttoria, emette il provvedimento di autorizzazione all’utilizzo del credito d’imposta.
Il Credito imposta investimenti nel Mezzogiorno non è cumulabile con altre misure agevolative qualificabili come aiuti di Stato che hanno ad oggetto i medesimi beni,
mentre è collegabile sia con la nuova Sabatini che con il Credito di Imposta Beni strumentali 4.0.
In conclusione
Il credito d’imposta investimenti nel mezzogiorno, anche definito Bonus sud, si è dimostrato un ottimo strumento di sostegno alle imprese per incentivare l’innovazione dei beni strumentali e quindi migliorarne la produttività e la competitività.
Di conseguenza si manifestavano i timori di perdere questa opportunità, nel caso in cui il governo non fosse riuscito a prorogarne la scadenza. Ma fortunatamente la proroga è arrivata.
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